Vent’anni! Vent’anni fa ero un giovin art director che attendeva con trepidazione l’uscita in edicola della prima serie bonelliana di fantascienza. Nathan Never mi colpì a tal punto che, a circa un anno dalla sua uscita, inviai in Bonelli una breve storia di 5 pagine proprio incentrata sul musone per propormi come disegnatore. Ricordo che confezionai con cura una sorta di mini-albo gigante con tanto di copertina a colori. Poi più nulla per circa un anno, fino ad una fatidica telefonata che ricevetti in ufficio da parte di Antonio Serra che mi convocò a Milano per spiegarmi che i miei disegni non andavano bene ma che qualcosa di buono, in fondo, c’era. In realtà la storia della mia convocazione fu molto complessa, ma non è il caso di raccontarla adesso. Sarò comunque grato tutta la vita a Luca Del Savio, per quella storia! Iniziò un periodo di sei mesi o forse più in cui feci un sacco di ulteriori disegni di prova, seguito dalle amorevoli cure di Antonio che mi riempiva costantemente e giustamente di insulti perchè non ne azzeccavo una. Fino alle ultime tavole realizzate in extremis che sarebbero poi approdate sul tavolo di Bonelli in una decisiva riunione per stabilire quali disegnatori, tra vari candidati, sarebbero stati accolti nello staff della casa editrice. Come andò quella riunione lo scoprii da un messaggio in segreteria (eccolo) e fu uno dei momenti più belli e indimenticabili della mia vita. Grazie Bonelli, grazie Antonio! E grazie Nathan, splendido ventenne!

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