casa Giardo

Ringrazio pubblicamente ancora una volta l’insegnante di Italiano di mio figlio, per avergli affidato il compito di leggere un bellissimo libro, uno di quei titoli che diversamente forse non avrei mai conosciuto e letto. “Nel mare ci sono i coccodrilli” è la storia vera del viaggio travagliato di un ragazzino dell’Afghanistan, un clandestino alla fine approdato in Italia. Non ne farò una recensione, in rete ne potete trovare diverse, ma ve lo consiglio caldamente se volete capire, sorridere perfino, piangere e, soprattutto, riflettere.

Ecco le famigerate tavole con le quali nel lontano 1992 mi proposi come disegnatore alla Bonelli. Ci sarebbe tanto da dire su queste ingenue paginette, di come la loro storia sia legata ad un matrimonio, ad una casa nuova, ad un attacco devastante di emorroidi, ad una lettera mai spedita, all’unicità di un Editore che non c’è più. Ma adesso non ho tempo, devo disegnare Nathan, davvero. Intanto, fatevi due risate alle mie spalle.

Eccomi al tavolo da disegno con il sacchetto di ghiaccio sulla spalla malandata. Impeccabile tenuta da lavoro del fumettista acciaccato.

Oggi è arrivato a casa il gioco da tavolo Creationary della Lego. Divertentissimo. C’è un mazzo di carte con i disegni delle cose da costruire: edifici, animali, cose, veicoli. Ci sono un po’ di mattoncini Lego. C’è un dado, fatto di Lego. Il giocatore tira il dado, pesca una carta, deve costruire una delle cose indicate e gli altri giocatori devono indovinare cos’è. Con mio figlio dopo pranzo abbiamo fatto un giro di prova. Sfido tutti ad indovinare cosa ha costruito il ragazzo… Aiutino: non è un edificio e nemmeno un animale. Edit: click sull’immagine per vedere la soluzione.

In queste settimane, lavoro intenso su Nathan Never. Passo così tanto tempo al tavolo da disegno da essermi guadagnato una probabile periartrite alla spalla destra. E’ un mestiere poco salutare, quello del fumettista.

Tempo grigio, cupo, piove a dirotto; il mio fisico è stanco e dolente. La spalla fa male. Non ho digerito. Mi è saltata una capsula. Ho strisciato la fiancata dell’auto. Questa vignetta tratta dall’episodio della Guerra dei Mondi che sto disegnando (Nathan Never 246) mi sembra adatta per rappresentare il momento e lo stato d’animo. Umpf!

Momenti felici della mia infanzia. Cosa c’è di più bello (a parte giocare coi lego) che stare sulla spiaggia con tonnellate di sabbia a disposizione per la propria scavatrice a manovella?

… Era il giorno del mio matrimonio con Stefania. I colori della foto magari sono un po’ sbiaditi (complice lo scanner che è da rottamare) ma il ricordo di quella giornata è più vivo che mai!

Quindici minuti dal medico, cinque prescrizioni tra medicine, visite specialistiche ed esami vari. Com’è bella la terza età!

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