Da tempo un caro amico cerca di convincermi a tornare a giocare a pallone. Da ragazzo giocavo in porta. A me piacerebbe da matti, ma mi sono sempre trattenuto perchè, sostanzialmente, ho paura di farmi male. L’operazione che ho subito anni fa mi rende un soggetto a rischio, in più metti mai che mi sloghi un polso e che debba rimanere fermo col lavoro per un paio di settimane… Tragedia! Stavolta però ho ceduto. Mi sono presentato in campo con la mia maglietta rossa e i calzettoni gialli, per giocare non come portiere ma come attaccante. Al calcio di inizio ho subito toccato la palla che ho passato ad un mio compagno il quale, dopo una galoppata sulla fascia me l’ha restituita al limite dell’area avversaria. Vedo la porta, mi allungo verso il pallone preparandomi per il tiro e mi sento mancare la terra sotto i piedi. Finisco in una buca profondissima e vado a sbattere la testa. Contro il comodino del mio letto. Mi risveglio per terra con un bernoccolo in fronte; in tutta la vita non mi era mai capitato di cadere dal letto. A 46 anni sono evidentemente troppo vecchio anche solo per sognare di giocare a pallone.