Sebbene io non sia coinvolto nel processo di colorazione delle copertine di Nathan Never, va da sè che, quando imposto il disegno in bianco e nero, lo faccia immaginando atmosfere, luci, colori. Talvolta la mia fantasia trova riscontro nel completamento del colore, talvolta l’interpretazione finale della copertina differisce in maniera sostanziale da quello che mi ero immaginato. Emblematico, in questo senso, il numero 273, dove immaginavo una città sprofondata nel buio, sotto il temporale, con gli schermi come unica fonte prepotente di luce che rimandavano l’immagine della sirena. Più o meno come nella bozza qui sotto. Qui invece potete vedere la versione definitiva. Interessante come lo stesso disegno possa dare suggestioni così diverse, no?
E’ vero, la proposta “in notturna” è molto più evocativa ed accattivante; quella “da edicola” forse un po’ troppo “pasticciata” con i colori e con un eccessivo effetto “alone”. Oh, secondo me… poi alla fine preferisco il BN.
Ciao
Non so quale versione sia meglio o peggio, queste considerazioni sono giustamente soggettive. Trovavo curioso il fatto che lo stesso disegno in bianco e nero potesse prestarsi a delle interpretazioni così distanti tra loro riguardo la scelta dei colori più appropriati.
Ciao Sergio! Stai andando molto bene. Continua così! Buon 2014! (Speriamo in bene)
Grazie Franco, buon 2014 anche a te, speriamo davvero!
Esatto, senza avventurarmi in discorsi da nerd (anche se lo sono, spesso compro alcuni fumetti solo attirato dalla copertina), volevo puntualizzare che una soluzione più accattivante e coerente da un punto di vista dell’atmosfera (per i miei gusti personali) forse potrebbe anche aiutare il prodotto ad emergere tra le altre pubblicazioni in edicola e, come direbbe un caro amico, ad urlare COMPRAMI!
Ciao!
P.S.: non so se l’hai già spiegato su questo blog, ma volevo chiedere come procedi per la creazione della copertina, ovvero quali indicazioni hai dallo sceneggiatore o dalla redazione, ecc…
Sicuramente lo scopo di una copertina è quello di presentare il prodotto ed attirare l’attenzione… Sul come riuscire ad ottenere l’effetto voluto… Mah, chi lo sa!!!
Le indicazioni per la copertina provengono dal curatore di Nathan Never, Glauco Guardigli. Talvolta si tratta di un’indicazione precisa, talvolta c’è spazio per valutare alcune alternative. Glauco mi invia le pagine disegnate della storia con le situazioni che si prestano ad ispirare la composizione per la copertina, faccio una o più bozze per l’approvazione e, una volta ricevuto l’ok, procedo con l’illustrazione definitiva.