Dietro le quinte

Bozzetti di prova per la copertina del numero 275 di Nathan Never

E’ un po’ che non posto i bozzetti con le proposte per le copertine di Nathan Never. Ecco quelli per il numero 265.

Sebbene io non sia coinvolto nel processo di colorazione delle copertine di Nathan Never, va da sè che, quando imposto il disegno in bianco e nero, lo faccia immaginando atmosfere, luci, colori. Talvolta la mia fantasia trova riscontro nel completamento del colore, talvolta l’interpretazione finale della copertina differisce in maniera sostanziale da quello che mi ero immaginato. Emblematico, in questo senso, il numero 273, dove immaginavo una città sprofondata nel buio, sotto il temporale, con gli schermi come unica fonte prepotente di luce che rimandavano l’immagine della sirena. Più o meno come nella bozza qui sotto. Qui invece potete vedere la versione definitiva. Interessante come lo stesso disegno possa dare suggestioni così diverse, no?

Una veloce elaborazione del modello sketchup che ho costruito per l’Agenzia Alfa e la nuova città di Nathan Never.

E’ arrivato Manga Studio 5, per posta, purtroppo, perchè non lo vendono in versione digitale così ho anche dovuto pagare in più il pizzo per la dogana. Il programma è decisamente migliorato per quanto riguarda la colorazione. Non avendo però io questa esigenza, mi sa che continuerò ad usare tranquillamente Manga Studio 4.

Ecco alcune parti eliminate da una delle prossime copertine. Memore della famosa copertina dell’albo “Superman contro Cassius Clay”, volevo inserire tra il pubblico personaggi reali legati alla Bonelli e al mondo di Nathan Never. L’idea è stata scartata. Riuscite a riconoscere i personaggi che avevo già disegnato?

La storia attualmente in edicola è un concentrato di citazioni fantascientifiche. Le avete trovate tutte? Ecco l’elenco.

Pag. 8 prima vignetta – Nessuna citazione in particolare, ma per rappresentare il degrado dei livelli inferiori della città mi sono ispirato ad alcuni lavori di Altuna apparsi su l’Eternauta.

Pag. 9 prima vignetta – Dietro Mac ci sono le locandine di “UFO allarme rosso attaco alla terra”, film di montaggio italiano realizzato unendo insieme tre telefilm della serie cult UFO, e “Star Trek: into darkness”, il nuovo capitolo cinematografico di Star Trek di imminente uscita. C’è un vecchio Juke-Box, in omaggio alla passione di Sergio Bonelli. Curiosamente, la scritta al neon “Rocket” era indicata in sceneggiatura, non si tratta di un riferimento al mio personaggio Roy Rocket.

Pag. 11 prima vignetta – Accanto alla scritta BAR-BOT appare Bender, il robot di Futurama.

Pag. 12 prima vignetta – Tra i vari Robot, al bancone c’è anche un modello simile a quelli comparsi nel numero 250 al servizio di Amanda Craig.

Pag. 13 – Scena di Trantor: stile ispirato alla linea chiara e a Moebius, auto volante che riprende le forme della Pininfarina Modulo.

Pag. 19 – Per i non trekkiani, le scene sono tratte da “Star Trek II – L’ira di Kahn” L’Enterprise che si vede è stata reinterpretata cercando di renderla più fedele ai canoni tecnologici dell’universo Neveriano.

Pag. 21 – La scena del bar di Star Wars è una vignetta della storia incompiuta che disegnai per Gregory Hunter. Al posto di Gregory e Badger, Nathan – Luke, Kwai Chen – Obi Wan, Mac – C3PO e Sherlock9000 – R2D2.

Pag. 22 – Piccola svista in sceneggiatura: Mac dice che la saga di Star Wars era costituita da altri tre film oltre la trilogia originale. Oggi sappiamo che ce ne saranno altri tre.

Pag. 23 – La scena di “2001: odissea nello spazio” è disegnata in stile Kyrbiano perchè, per chi non lo sapesse, Jack Kirby disegnò l’adattamento a fumetti del film.

Pag. 33 – Lo stile del disegno è ispirato vagamente a quello delle prime storie di Mari e Bonazzi apparse su Nathan Never.

Pag. 34 – La città degli Eloi è presa dal film “The time machine” del 2002.

Quattro proposte scartate per la copertina di Nathan Never 264. Storia che introduce la figura dello psicologo dell’agenzia Alfa, situazione oggettivamente statica. Si è poi optato per una soluzione più “avventurosa”.

Ecco un paio di contenuti extra dalla storia “Lo spettro del futuro”, Nathan Never 263. La prima vignetta è stata scartata perchè  faceva riferimento alle versioni cinematografiche de “Dalla Terra alla Luna”, gli sceneggiatori hanno preferito invece una rappresentazione più fedele a quanto descritto nel romanzo. Sotto, il robot Mac disegnato secondo il modello preso dalle schede dei personaggi apparse a suo tempo nelle rubriche di Nathan Never. Nel corso degli anni i vari disegnatori hanno però realizzato una versione meno squadrata del volto del robot, così a destra ecco la versione corretta poi pubblicata.

Ovvero le tre bozze di presentazione per la copertina del prossimo albo in edicola.

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