c’era una volta

L’avevamo battezzata Mazinga, perchè era la nostra prima auto giapponese, ma avremmo dovuto chiamarla TARDIS, per la sua straordinaria capacità di avere più spazio all’interno che all’esterno. Stesse misure di una vecchia Punto in lunghezza e larghezza, all’interno nel corso degli anni ha caricato tavoli, sedie, divani, credenze, biciclette senza alcun bisogno di smontare i sedili che, come per magia, scomparivano nei vani segreti sotto il pianale. In ogni viaggio, ci ha sempre portati dal punto A al punto B senza alcun problema per 9 anni. Grazie Mazinga, sei stata davvero una brava auto.

Per qualcuno potrebbe suonare come un pesce d’aprile tardivo, invece è vero. Anni fa le edizioni d’arte Lo Scarabeo realizzarono un portfolio con illustrazioni in omaggio a Nathan Never realizzate da grandi autori. Ho la fortuna di aver ricevuto in dono questo portfolio ed oggi alcune di queste interpretazioni dell’agente alfa adornano le pareti del mio studio. Nel quadro sotto, ecco riunite le riproduzioni delle opere di Zaniboni, Toppi e Saudelli.

Ripropongo oggi questa illustrazione realizzata in occasione del decennale di Jonathan Steele, personaggio che ho disegnato fino alla chiusura della serie bonelliana. Devo dire che disegnare Jonathan (e le sue belle assistenti) è stata una bella esperienza…

Tra le varie cose che ho fatto nel corso degli anni, c’è anche il character design per una serie di animazione che non ha mai visto la luce e per la quale io non ho visto il becco di un quattrino. Così, tanto per iniziare la settimana di buon umore…

Il Rocciamelone è una montagna alta 3500 metri la cui vetta, nonostante l’altezza, è facilmente raggiungibile dalla Val Susa senza attrezzatura particolare e senza bisogno di essere alpinisti. In cima c’è un piccolo rifugio e una statua della Madonna, letteralmente. In gioventù mia mamma e i miei zii partivano a piedi da Traduerivi tutti gli anni, più volte all’anno, per andare sulla montagna e godere del paesaggio che, nelle belle giornate, regala una vista incredibile di tutta la valle fino a Torino. Io da ragazzo ci sono stato un paio di volte insieme allo zio Fiorenzo, che quella montagna, da buon alpino, la conosce come le sue tasche e l’avrà percorsa centinaia di volte. Ricordo che quel burlone, incrociando altri escursionisti sulla nostra strada, faceva sempre finta di essere stanco e chiedeva ansimando quanto ci fosse ancora per arrivare in cima. Io me la ridevo di gusto e, pur essendo giovane, faticavo a stargli dietro. Lo zio ora ha 80 anni, un ginocchio un po’ malandato e non potrebbe più accompagnarmi. Chissà se mai ci ritornerò, sul Rocciamelone.

In questa foto ripescata in un armadio due reperti del passato: la foto stessa che è una istantanea Polaroid e il soggetto della foto che è la centralina di montaggio video U-matic con la quale, nell’agenzia di pubblicità dove lavoravo a cavallo tra gli anni 80 e 90, montavamo i filmati per i clienti. Ah, si vedono anche la custodia di una musicassetta e l’indispensabile matita, accessorio tecnologico utile per il riavvolgimento dei nastri impazziti… 🙂

Non sono mai stato un grande amante delle illustrazioni iperrealiste. Mi piace guardarle, le illustrazioni, ma realizzarle… Ci vuole troppo tempo e pazienza per il mio carattere. Una delle poche che ho dipinto è questa qui sotto, fatta ai tempi della scuola di grafica che frequentavo in parallelo alla facoltà di architettura. Tempera, olio di gomito e una settimana di improperi vari…

Finta cover realizzata per l’uscita di Gregory Hunter, grande personaggio incompreso creato da Antonio Serra. Tinte piatte stile Marvel anni 70, disegno vettoriale colorato con freehand. Roba quasi del secolo scorso…

Waiting è il titolo di questa vecchia illustrazione realizzata per il mio progetto Teen Storm, che non ha mai visto la luce. Soli nello spazio, guardando fuori dalla finestra, aspettando…

Gerry Anderson se ne è andato ieri. Era il creatore, tra le altre, delle serie Thunderbirds, Stingray, Joe 90, Capitan Scarlet e Spazio 1999 ma per me, soprattutto, era l’ideatore di UFO. La serie tv che da ragazzino più mi ha fatto sognare e fantasticare. Storie e suggestioni che mi hanno segnato in modo indelebile. Grazie Gerry. Intercettori: allarme rosso e lancio immediato!

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