Ho visto che sul Maxi Nathan Never in edicola c’è la preview del numero 252 di Nathan Never. Storia di Antonio Serra e Davide Rigamonti, splendidi disegni di Patrizia MAndanici. Ecco il disegno in bianco e nero realizzato per la copertina. Click per ingrandirlo.

6 risposte a Nathan picchia!

  • alessio scrive:

    bella! mi piacciono le copertine belle piene
    finora quante ne hai disegnate?

  • Sergio scrive:

    Cinque, ho appena consegnato quella per il 254, e se ti piacciono le copertine “piene”, credo che una così piena di personaggi non si sia mai vista!

  • Giulio scrive:

    che copertina… forte!!!

  • Smirnoff scrive:

    Curiosità: questa cover è un voluto omaggio a Galep (“San Francisco”, Tex 155)?

    • Sergio scrive:

      No, la cover non è volutamente un omaggio a quella di Galep. Sicuramente un certo tipo di immagini fa parte del nostro dna, e magari salta fuori in maniera inconscia!

      • Eugenio scrive:

        Criptomnesia è la parola giusta, il cui significato è “memoria nascosta”.
        Fenomeno di interesse psicologico il plagio inconsapevole. Si tratta dell’eventualità di generare una parola, un’idea, una canzone o una soluzione a un problema credendo che esse siano completamente originali, quando in realtà non lo sono, essendo un prodotto già espresso tempo prima o da qualcun altro o da sé stessi.
        Aldo Grasso ha detto “In un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni d frasi e sequenze”.
        Anche a letto di posizioni “spendibili” c’è n’è sono solo 4 o 5 e tutti tenderanno ad assumerne una di queste.
        Quindi se vuoi disegnare una copertina dove uno da una cazzottata ad un altro alla fine di posizioni scenografiche ne restano ben poche e finiranno per assomigliarsi.
        Purtroppo adesso che sei un Cover Man 🙂 (Uomo copertina) è il prezzo da pagare… ma tu fregatene, disegna quello che la tua fantasia ti suggerisce… a noi piace.
        Avrebbe senso che avresti dovuto privarci di una copertina così bella perché c’è un’assonanza con un’altra?
        Alla fine c’è sempre qualcosa che somiglia a qualcos’altro.
        La vetrata è identica al gioco del Simon :-).
        Ma, è anche scoprire queste cose che rende interessante una copertina!
        Copiare è un’altra cosa.
        P.S. anche questo commento è frutto di Criptomnesia

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