Era il 1997, a Torino come tutti gli anni a partire dal 1985, si stava preparando la nuova edizione di “Experimenta“, manifestazione di divulgazione scientifica interattiva quell’anno sottotitolata “scienza e fantascienza”. C’era un curioso padiglione dove si veniva catapultati in un’avventura spaziale al servizio della Legione Stellare. Il tempo di interagire con la console di comando dell’astronave per salvare la galassia, e all’uscita si veniva premiati con un albetto a fumetti stampato di fresco con all’interno se stessi nei panni di uno dei personaggi principali. Magia? Scienza? Tutt’e due, considerando la tecnologia dell’epoca, anche se il risultato finale aveva un che del classico esperimento dello scienziato pazzo quando qualcosa non va per il verso giusto. Per ora, ecco la copertina degli albetti con Temis Nakamura, protagonista della serie Legione Stellare, ideata da Federico Memola e disegnata dal sottoscritto. Nel prossimo post, l’avventura sperimentale!
Oggi mi sono recato a Torino e, mentre passeggiavo in uno dei più grossi mercati della città , l’occhio è caduto sulla rastrelliera di un’edicola sulla quale erano adagiati in bella vista, affiancati, il nuovo Texone disegnato da Garcia Seijas e il mio Nathan Never, usciti ad un giorno di distanza l’uno dall’altro. Ernesto R. Garcia Seijas è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti, insieme a Romita padre, Kirby, Magnus, Giardino e… Bhè, insomma, sono molti i disegnatori che mi piacciono, ma Sejias ha un posto speciale nei miei ricordi e nelle mie preferenze. Erano i tempi d’oro delle riviste Lanciostory e Skorpio. Sejias disegnava Helena su testi di Wood. Un capolavoro assoluto, lieve, frizzante, sentimentale, drammatico, emozionante. Poi c’era anche il Seijas che prestava i pennelli alla serie avventurosa Skorpio, sublime. Ma su tutte, la mia preferita era Mandy Riley, scritta da Collins, con dei disegni strepitosi per freschezza, espressività e bellezza dei personaggi. Ho quasi ogni singola vignetta di quelle storie ancora stampata nella mia mente. E oggi, il mio lavoro era lì affiancato a quello del Grande Maestro argentino. Emozionato, ho acquistato entrambi gli albi e per un attimo mi sono immaginato fisicamente a fianco di Seijas, come fossimo vecchi colleghi, con lui che mi metteva una mano sulla spalla in segno di approvazione. Poi, ho aperto le pagine del Texone e sono tornato sotto le sue scarpe…
Anche nel paese sperduto nella campagna torinese dove abito, l’albo è giunto puntuale in edicola! Volevo comprare tutte e tre le copie presenti ma mi sono trattenuto, vuoi mai che tolga la possibilità a qualcuno di leggerlo?
Domani uscirà l’ottavo capitolo della Guerra dei Mondi di Nathan Never, disegnato dal sottoscritto. Sul sito della Bonelli sono uscite delle tavole di anticipazione la cui scansione purtroppo lascia un po’ a desiderare. Pazienza, l’albo però mi dicono che è stampato benissimo, come sempre, e potete immaginare l’impazienza di vedere il lavoro di tanti mesi prendere vita sulle pagine della propria testata preferita. Intanto ecco qui le tavole originali ad una risoluzione migliore!
Ringrazio pubblicamente ancora una volta l’insegnante di Italiano di mio figlio, per avergli affidato il compito di leggere un bellissimo libro, uno di quei titoli che diversamente forse non avrei mai conosciuto e letto. “Nel mare ci sono i coccodrilli” è la storia vera del viaggio travagliato di un ragazzino dell’Afghanistan, un clandestino alla fine approdato in Italia. Non ne farò una recensione, in rete ne potete trovare diverse, ma ve lo consiglio caldamente se volete capire, sorridere perfino, piangere e, soprattutto, riflettere.
Ecco le famigerate tavole con le quali nel lontano 1992 mi proposi come disegnatore alla Bonelli. Ci sarebbe tanto da dire su queste ingenue paginette, di come la loro storia sia legata ad un matrimonio, ad una casa nuova, ad un attacco devastante di emorroidi, ad una lettera mai spedita, all’unicità di un Editore che non c’è più. Ma adesso non ho tempo, devo disegnare Nathan, davvero. Intanto, fatevi due risate alle mie spalle.